Newsletter servizio Unicoperl’impresa n. 5 in data 11 mar 2019
Buona consultazione Gruppo di lavoro Attività Produttive di Centro Studi
Commercio aree pubbliche
Varie
Progetto di legge regionale di modifica disciplina mercatini dell'antiquariato |
Regione |
Nel sito del Consiglio Regionale del Veneto è stato pubblicato in data 13 febbraio 2019 un COMUNICATO STAMPA con il quale viene data notizia in particolare dell'esame ed approfondimento del Progetto di legge n. 413, con il quale si intende ritoccare la legge regionale n. 10/2001 “Nuove norme in materia di commercio su aree pubbliche”, e in particolare l’art. 9 che disciplina i mercatini dell’antiquariato e del collezionismo.
Come riportato nel COMUNICATO, la modifica alla L.R. 10/2001 “consentirebbe per ventiquattro volte l’anno, in luogo delle sei attualmente previste, la partecipazione dei cosiddetti ‘hobbisti’ ai mercatini che si svolgono nel territorio del Veneto, e ciò allo scopo di promuovere i mercatini stessi nei comuni, in quanto fonti di attrattività e richiamo per la promozione del territorio”.
Per ulteriori dettagli si rinvia alla lettura del COMUNICATO STAMPA attraverso il seguente link http://www.consiglioveneto.it/crvportal/pageContainer.jsp?n=80&p=80&c=5&e=88&t=1&idNotizia=36283 e del testo del Progetto di Legge, allegato alla presente. |
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Commercio fisso
Varie
Apertura termini presentazione domande iscrizione nell’elenco regionale dei luoghi storici commercio per anno 2019 |
Regione |
Come noto, l’art. 11 della legge regionale n. 50 del 28.12.2012 relativa a “POLITICHE PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA COMMERCIALE NELLA REGIONE DEL VENETO”, tratta dei LUOGHI STORICI DEL COMMERCIO e prevede che la Giunta regionale aggiorni un apposito elenco regionale di tali luoghi.
Con DGR n. 696 del 13 maggio 2014 sono state approvate le modalità operative di individuazione luoghi storici e di iscrizione nell’elenco regionale.
Con nota prot. 88730 del 04.3.2019, inviata a tutti i Comuni, la Regione rende noto che le imprese interessate possono presentare domanda di iscrizione nell’elenco regionale dei luoghi storici del commercio a partire dal 01 aprile 2019 e fino al 30 aprile 2019, mediante invio dell’apposito modulo alla Regione e, per conoscenza, al Comune.
La Regione chiede ai Comuni di segnalare eventuali cessazioni definitive o variazioni sostanziali di tipologia delle attività già iscritte nell'elenco in questione.
Per ulteriori dettagli si rinvia alla lettura della nota regionale sopracitata. |
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Formazione
Uffici Attività Produttive
Promemoria di giornata di studio su IL SINDACO – AUTORITA' LOCALE DI PUBBLICA SICUREZZA |
Centro Studi Amministrativi MT |
Si ricorda che lunedì 25 marzo 2019 si terrà presso la Provincia di Treviso, una giornata di formazione organizzata dal Centro Studi Amministrativi della Marca Trevigiana, sull'argomento “IL SINDACO AUTORITA’ LOCALE DI PUBBLICA SICUREZZA competenze e funzioni”, con relatori il dr. SAVERIO LINGUANTI, libero professionista, consulente specialista di diritto amministrativo e legislazione sanitaria, esperto di legislazione del commercio, e il dr. Luigi ALTAMURA, Comandante del Corpo di Polizia Locale del Comune di Verona.
Si precisa che per i Comuni che hanno aderito al Progetto UNICO PER L'IMPRESA 2019 con il pacchetto aggiuntivo di tre giornate di formazione, la partecipazione a questo corso potrà avvenire utilizzando una di queste, e che l’iscrizione è comunque obbligatoria e va effettuata nella sezione formazione sul sito www.comunitrevigiani.it .
Si allega folder illustrativo per ulteriori dettagli sull’iniziativa. |
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Legge Regionale 22/2002
LR 22/2002 Strutture sociali
Nota informativa della Regione sui NIDI IN FAMIGLIA e aggiornamento elenchi Coordinatori ed Educatori |
Regione |
Con nota prot. 57817 in data 11.02.2019, indirizzata a tutti i Comuni del Veneto, la REGIONE ha fornito alcune informazioni in merito ai “servizi educativi per l'infanzia svolti in contesto domiciliare” ed in particolare ai NIDI IN FAMIGLIA precisando quanto segue:
- tale tipologia rappresenta l'unico servizio educativo per l'infanzia riconosciuto e autorizzato ad operare in contesto domiciliare nella nostra Regione;
- la fonte normativa nazionale è il d.to lgs 65/2017 con il quale è stato istituito il “sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni” e sono state introdotte la “qualificazione universitaria del personale educativo” e degli “specifici compiti in capo alle Regioni”;
- la Regione Veneto ha attuato il d.to 65 con la DGR 153/2018, con la quale ha definito gli standard strutturali, organizzativi e qualitativi per il servizio NIDI IN FAMIGLIA.
Si ricorda che con DGR 153/2018 è stata aggiornata la DGR 84/2007 con inserimento del NIDO IN FAMIGLIA tra i servizi non soggetti ad autorizzazione ma solamente all'obbligo di dichiarazione di avvio dell'attività, da presentare a cura dell’educatore titolare dell’unità di offerta al Comune dove è ubicato il Nido in Famiglia.
Si segnala infine che:
Per ulteriori dettagli si rinvia alla lettura della nota regionale, allegata alla presente. |
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Noleggio veicoli
NCC e TAXI
Nuove disposizioni in materia di autoservizi pubblici non di linea – TAXI e NCC |
Centro Studi Amministrativi MT |
Con legge n. 12 in data 11/02/2019, pubblicata nella G.U. n. 36 del 12.02.2019, di conversione del DL 135/2018 recante “Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione” è stato “di fatto” convertito con modifiche anche il DL 143 del 29/12/2018; l'art. 1, comma 2, di tale legge ha infatti abrogato il DL 143/2018 mentre il successivo art. 10-bis ha apportato modifiche alla legge quadro n. 21 del 15/01/1992 relativa all'attività di taxi e noleggio con conducente.
Si richiama l'attenzione sul fatto che il citato art. 10-bis, al comma 1 ha modificato in parte la L. 21/92 (e quindi tale modifiche sono riportate nella L.21/92), mentre con successivi commi dal 2 a 9 sono state introdotte delle dipsosizioni che NON risultavano dalla L. 21/92 e che pertanto hanno autonoma vigenza normativa di cui è necessario tener conto.
Si segnala in particolare il comma 6 che pervede che "A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino alla piena operatività dell'archivio informatico pubblico nazionale delle imprese di cui al comma 3, non è consentito il rilascio di nuove autorizzazioni per l'espletamento del servizio di noleggio con conducente con autovettura, motocarrozzetta e natante".
Si precisa infine che quanto previsto dall'art. 11 comma 4, ultimo periodo, della legge 21/1992, riguarda l'obbligo a carico dei titolari delle autorizzazioni di esercizio di tenere un foglio di servizio in versione cartacea con numerazione progressiva delle singole pagine da compilare, sostitutivo del foglio di servizio elettronico che dovrà essere definito dal Ministero, e NON E' quindi previsto alcun obbligo di vidimazione da parte del Comune di tale foglio di servizio cartaceo.
Si fa presente che su alcune questioni aperte dalla modifica normativa qualche Comune sta già ponendo dei quesiti alla Regione. Si allegano per un utile riscontro alcuni quesiti posti dal Comune di Villorba e si gradirebbe acquisire eventuali altre richieste poste dai Comuni alla Regione (Riferimenti regionali: Segreteria regionale Infrastrutture e mobilità- Direzione mobilità - Calle Priuli, 99 VENEZIA, PEC: protocollo.generale@pec.regione.veneto.it).
Per una più puntuale presa visione di tali modifiche si rinvia alla TABELLA allegata, nella quale si compara il testo di legge originario della L. 21/92 e quello attualmente in vigore con evidenziate le norme modificate dall'at. 10-bis del DL 14-12-2018 n. 135 convertito dalla L. 11 febbraio 2019, n. 12. |
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Polizia amministrativa
Giochi leciti, sale giochi
L'Agenzia delle Dogane definisce le modalità di consultazione da parte dei Comuni degli orari di funzionamento apparecchi da gioco |
AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI |
Con provvedimento n. 31516 in data 22.02.2019 l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha stabilito le norme di attuazione della norma introdotta con il comma n.569 dell'art. 1 della legge 145/2018 (vedi newsletter n 1 del 13.01.2019), relativa alla messa a disposizione degli enti locali degli orari di funzionamento degli apparecchi previsti dall’articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del TULPS, allo scopo di rendere effettive le norme degli enti locali che disciplinano l’orario di funzionamento di tali apparecchi, di monitorarne il rispetto e di irrogare le relative sanzioni, precisando in particolare quanto segue:
- viene fornito ai Comuni un applicativo per monitorare gli orari di funzionamento degli apparecchi ex art. 110, comma 6, lettera b) ubicati nel proprio territorio comunale;
- con provvedimento del Direttore della Direzione Centrale Gestione Tributi e Monopolio Giochi da emanare entro il 01 giugno 2019 verranno definite le modalità tecniche di abilitazione e di accesso all'applicativo nonché una guida operativa per i Comuni;
- il Comune, dopo essere stato abilitato, dovrà inserire nell'applicativo gli orari di funzionamento degli apparecchi nel proprio territorio comunale;
- con l'applicativo il Comune potrà poi verificare quando un apparecchio è in funzione, ossia quando risulta acceso e abilitato;
- l'applicativo sarà disponibile per i Comuni a decorrere dal 01 luglio 2019.
Per maggiori dettagli si rinvia alla lettura dell'allegato provvedimento dell'Agenzia delle Dogane. |
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Mostra interattiva sul gioco d’azzardo |
ULSS |
La società di formazione e comunicazione scientifica TAXI1729 di Torino organizza – in collaborazione con l’Azienda Ulss 2 MarcaTrevigiana – una interessante Mostra interattiva sul tema del gioco d’azzardo, presso la Fondazione Benetton in Via Cornarotta n. 3 a Treviso.
La Mostra è aperta da venerdì 08 marzo a sabato 06 aprile 2019 con ingresso gratuito; sono previste visite guidate e gratuite, previa prenotazione, dalla durata di circa 90 minuti per le scuole e 60 minuti negli altri casi, nel corso delle quali vengono presentati al pubblico e agli studenti, attraverso giochi e simulazioni, “gli aspetti matematici ed emotivi che governano il mondo dell’azzardo fornendo una visione consapevole del fenomeno”.
Lo scopo principale di tale Mostra è di “stimolare la riflessione e accendere un breve dibattito sulle conseguenze del gioco d’azzardo patologico e sulle possibilità di intervento”.
Per ulteriori dettagli si rinvia al sito della società curatrice della Mostra https://www.fateilnostrogioco.it/ oppure alla Locandina allegata alla presente news. |
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Per la Corte Costituzionale la regolamentazione dei giochi leciti può includere le caserme tra i “luoghi sensibili” |
Corte Costituzionale |
Con sentenza n. 27 in data 22.01.2019 pubblicata nella G.U. n. 10 del 06.3.2019, la CORTE COSTITUZIONALE è intervenuta nella materia della regolamentazione del gioco e precisamente in merito all'inclusione in una legge regionale (ABRUZZO) delle “caserme militari” tra i luoghi considerati sensibili.
La questione era stata sollevata da un TAR per le seguenti particolari ragioni:
- non vi sarebbero finalità di carattere socio-sanitario nella previsione di una distanza di rispetto dalle caserme militari;
- violazione dell’art. 117, terzo comma, Cost., con conseguente invasione della competenza statale nella materia «ordine pubblico e sicurezza»;
- violazione del principio di ragionevolezza di cui all’art. 3 Cost., non riscontrandosi alcuna peculiare interferenza tra case da gioco e caserme militari tale da giustificare un regime speciale rispetto ad altre strutture con analoghe caratteristiche.
La Regione Abruzzo, intervenuta in tale giudizio, ha invece sostenuto che ritiene ragionevole l'inclusione delle caserme tra i luoghi sensibli in quanto sarebbero luoghi frequentati essenzialmente dai giovani, dunque già rientranti nell’obbligo di distanza imposto per i «centri di aggregazione di giovani», quando destinate all’addestramento e all’istruzione dei militari; tra coloro che frequentano a vario titolo le caserme militari s’individuerebbero poi soggetti psicologicamente più esposti all’illusione di conseguire vincite e facili guadagni.
La Corte Costituzionale ha respinto il ricorso, ritenendo infondate le questioni di legittimità costituzionale per le seguenti particolari ragioni:
- con sentenza 18/2017 la stessa Corte ha sottolineato la legittimità delle misure di contenimento della ludopatia previste dalle Regioni, che troverebbero giustificazione nella competenza costituzionale in materia di «tutela della salute»;
- la Conferenza unificata, in esecuzione della legge 208/2015, con particolare riferimento alla distribuzione territoriale e temporale dei punti di raccolta del gioco, ha rimesso alle Regioni e agli enti locali l’adozione di criteri che consentano una equilibrata distribuzione nel territorio;
- l'intervento delle Regioni con misure tese a inibire l’esercizio di sale da gioco e di attrazione ubicate al di sotto di una distanza minima da luoghi considerati “sensibili”, persegue la finalità di prevenire il fenomeno della “ludopatia”;
- l’inclusione delle caserme militari tra i luoghi sensibili non è estranea a tali finalità. Le caserme, infatti, sono destinate all’addestramento e all’alloggio dei militari, in particolare e nella maggior parte dei casi dei giovani che svolgono la precipua formazione in tale campo. Si tratta, quindi, senz’altro di peculiari centri di aggregazione di soggetti che ben possono considerarsi più esposti ai rischi legati ai giochi leciti.
Per ulteriori dettagli, si rinvia alla lettura dell'allegata sentenza. |
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Turismo e strutture ricettive
Strutture non alberghiere
DDR di approvazione modulistica per classificazione rifugi alpini |
Regione |
Come riportato nella Newsletter n. 4 del 24.02.2019, con DGR n. 109 del 05.02.2019 la REGIONE VENETO ha approvato i “Requisiti, condizioni e criteri per la classificazione unica delle strutture ricettive complementari: rifugi alpini. ….. ” ed ha previsto – tra le varie scadenze – che entro il 21 aprile 2019 il Dirigente della struttura regionale competente in materia di turismo dovrà approvare la necessaria modulistica.
Con Decreto DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE TURISMO n. 35 del 21 febbraio 2019, pubblicato nel BUR n. 21 del 01.3.2019, sono stati approvati “... modello regionale di domanda e .. relativa asseverazione tecnica, da presentare alla Provincia competente per territorio per il rilascio, rinnovo, modifica della classificazione unica delle strutture ricettive complementari "rifugi alpini". ...”.
Per un approfondimento, si rinvia alla lettura dell'allegato DDR e relativi allegati, anche attraverso il seguente link ddr-rifugi alpini. |
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_Altre categorie_
Farmacie e parafarmacie
Comunicato stampa del Consiglio Regionale del Regione Veneto su PDL sulla “Disciplina dell'orario di servizio, dei turni e delle ferie delle farmacie" |
Regione |
Nel sito del Consiglio Regionale del Veneto è stato pubblicato in data 28 febbraio 2019 un COMUNICATO STAMPA della Quinta commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto, con il quale informa, in particolare, sul via libera al Progetto di Legge n. 393 su 'Disciplina dell'orario di servizio, dei turni e delle ferie delle farmacie' al fine di garantire la migliore assistenza farmaceutica nel territorio, a beneficio dei cittadini.
Le modifiche proposte con il suddetto Pdl riguardano principalmente:
- le modalità del servizio notturno e i turni di servizio: le farmacie aperte per turno di servizio "a chiamata" effettueranno la propria prestazione solo al cittadino che sia fornito di regolare prescrizione medica o nei casi di effettiva necessità;
- l'introduzione dell'obbligo di esposizione di un cartello indicatore allo scopo dì rendere reperibili le farmacie di turno in ordine di vicinanza con denominazione, indirizzo e numero dì telefono per contattare il farmacista in reperibilità;
- l'obbligo per ogni azienda AULSS di attivare un portale informativo web o una sezione del portale aziendale tutta dedicata a fornire informazioni ai cittadini in merito alle farmacie ed ai loro turni.
Per ulteriori dettagli si rinvia alla lettura del COMUNICATO STAMPA attraverso il seguente link http://www.consiglioveneto.it/crvportal/pageContainer.jsp?n=80&p=80&c=5&e=88&t=1&idNotizia=36408 e al testo del PDL, allegato alla presente. |
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Varie
Scadenzario regionale su opportunità di finanziamenti o contributi in vari settori |
Regione |
La REGIONE VENETO rende disponibile al seguente link SCADENZARIO le opportunità regionali che prevedono finanziamenti e contributi alle famiglie, alle imprese, agli enti locali, al mondo del volontariato etc..
La consultazione può essere fatta per distinti settori di intervento, per ciascuno dei quali è stata predisposta una specifica pagina web, come di seguito elencati: Agricoltura, Ambiente, Caccia e pesca, Commercio, Cooperazione internazionale, Cultura, Edilizia abitativa, Enti locali, Flussi migratori, Formazione, Istruzione, Industria e artigianato, Innovazione ricerca ed energia, Lavori pubblici, Lavoro, Protezione civile, Sicurezza urbana e polizia locale, Sociale, Sport, Sviluppo economico, Turismo.
All'interno di ogni pagina si trovano informazioni su tipologia di finanziamento o contributo, destinatari, scadenze, legge di riferimento, criteri e modalità, contatti per eventuali informazioni o chiarimenti.
Per approfondimenti si rinvia alla consultazione delle varie pagine web attraverso il link sopraindicato. |
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AVVISI REGIONALI di apertura termini per presentazione nel 2019 di proposte progettuali per eventuali contributi in diversi settori |
Regione |
Nel BUR n. 21 del 01.3.2019 sono state pubblicate le seguenti quattro DGR con le quali sono stati approvati gli AVVISI PUBBLICI di apertura termini per presentazione proposte progettuali in vari settori, al fine dell'ottenimento di eventuali contributi:
- DGR 207 del 26.02.2019: manifestazioni ed eventi culturali di interesse regionale - Legge regionale 8 settembre 1978, n. 49;
- DGR 208 del 26.02.2019: sviluppo, la diffusione e la valorizzazione delle attività e delle strutture culturali nell'ambito del territorio regionale - Legge regionale 5 settembre 1984, n. 51, art. 11;
- DGR 209 del 26.02.2019: in materia di musei, archivi, biblioteche -Legge regionale 5 settembre 1984, n. 50, art. 44;
- DGR 210 del 26.02.2019: nei settori delle attività artistiche, della musica, del teatro - Legge regionale 5 settembre 1984, n. 52, art. 13.
Per approfondimenti si rinvia alla consultazione delle sopracitate DGR e relativi allegati attraverso il seguente link DGR-AVVISI. |
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Comunicato stampa del Consiglio Regionale del Regione Veneto su PdL n. 426 'Disciplina e valorizzazione delle Denominazioni Comunali' |
Regione |
Nel sito del Consiglio Regionale del Veneto è stato pubblicato in data 01 marzo 2019 un COMUNICATO STAMPA sul Progetto di Legge n. 426 "Disciplina e valorizzazione delle denominazioni comunali", con il quale si vogliono approvare delle LINEE GUIDA e una STRUMENTAZIONE NORMATIVA per i COMUNI ai fini “... della disciplina, da parte degli stessi, delle procedure di riconoscimento e di valorizzazione dei prodotti della tradizione e della storia locali, che risultano presenti nelle diverse realtà territoriali".
Nel COMUNICATO viene in particolare precisato quanto segue:
- si tratta di produzioni, di beni e attività strettamente locali e a carattere localistico, e questa proposta di Legge si colloca nella sfera della cultura e della salvaguardia di vocazioni e tradizioni locali che sono strettamente legate, e spesso originate, da prodotti di elevata rappresentatività, inimitabili, di limitata rilevanza economica per le quantità prodotte e destinati a consumatori abituali, legati all’ambiente da dove essi hanno origine;
- le Denominazioni Comunali del Veneto rappresentano marchi non di qualità, bensì di appartenenza, di storicità di un prodotto rispetto a un determinato territorio;
- le Denominazioni Comunali sono attestazioni che testimoniano o certificano il legame tra un territorio e un dato prodotto, frutto di una storia locale;
- le Denominazioni Comunali in Veneto sono circa 250 mentre in tutta Italia sono circa 600.
Per ulteriori dettagli si rinvia alla lettura del COMUNICATO STAMPA attraverso il seguente link http://www.consiglioveneto.it/crvportal/pageContainer.jsp?n=80&p=80&c=5&e=88&t=1&idNotizia=36418 e al testo del PDL, allegato alla presente. |
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Il Garante per la privacy dice no all'accesso civico generalizzato su pratiche SCIA e CILA |
Garante della Privacy |
Con Parere n 9080951 del 03.01.2019, il Garante per la protezione dei dati personali ha precisato, in merito ad una richiesta di accesso civico generalizzato alle Segnalazioni Certificate di Inizio Attività (SCIA) e alle Comunicazioni Inizio Attività Asseverata (CILA), presentata da una impresa privata, che non è possibile accedere ai dati personali completi contenuti nei titoli abilitativi edilizi (SCIA e CILA) per le seguenti particolari ragioni:
- diversamente da quanto indicato per altre pratiche edilizie, come i permessi a costruire, la normativa non prevede lo stesso regime di conoscibilità per la CILA e la SCIA, come per quelle utilizzate nel caso di opere di manutenzione straordinaria, di restauro o di risanamento conservativo;
- la generale conoscenza delle informazioni riportate nelle SCIA e nelle CILA, considerando la quantità e qualità dei dati personali contenuti - come data e luogo di nascita, codici fiscali, residenza, e-mail, pec, numeri di telefono fisso e cellulare, documentazione tecnica sugli interventi - avrebbe potuto determinare un'interferenza ingiustificata e sproporzionata nei diritti e libertà dei soggetti controinteressati, in violazione anche del principio di minimizzazione previsto dal Regolamento europeo sulla privacy (Gdpr);
- l'impresa richiedente - che ha tra le sue attività quella di conduzione di campagne di marketing e web marketing, nonché la fornitura di servizi di gestione dei programmi di fidelizzazione e affiliazione commerciale - aveva presentato la stessa domanda in maniera sistematica, per più periodi, a diversi enti locali. L'accoglimento della richiesta di accesso civico avrebbe tra l'altro potuto esporre al pericolo di duplicazione di banche dati di soggetti pubblici da parte di soggetti privati, in assenza del consenso dei soggetti interessati o degli altri presupposti di liceità del trattamento;
- alla luce della normativa e delle stesse linee guida Anac, è corretto l'operato del Comune nel valutare l'esistenza di un possibile pregiudizio concreto alla protezione dei dati delle persone interessate - ad esempio i proprietari, gli usufruttuari e tecnici incaricati - e fornendo di conseguenza solo una sintesi delle pratiche richieste.
Per maggiori dettagli si rinvia alla lettura dell'allegato Parere del Garante. |
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La Regione introduce l’obbligo di esposizione nelle palestre del titolo di studio dell’operatore qualificato responsabile delle attività motorie e sportive |
Regione |
Con legge regionale n. 8 in data 11.5.2015, la REGIONE VENETO ha approvato “DISPOSIZIONI GENERALI IN MATERIA DI ATTIVITÀ MOTORIA E SPORTIVA”, e l’art. 22 di tale legge prevede che “le attività motorie e sportive non finalizzate all’agonismo, comportanti il pagamento di corrispettivi a qualsiasi titolo, anche sotto forma di quota associativa, si svolgono nelle palestre o in altri impianti sportivi aperti al pubblico, sulla base di programmi di attività predisposti, sotto la responsabilità di un operatore qualificato..”.
Il comma 2 dell’art. 22 indica i requisiti che deve avere l’operatore qualificato e ai successivi commi 4 e 5 viene stabilito che al fine dell’inizio dell’attività, i titolari delle attività segnalano al Comune, per le verifiche di competenza, il nominativo dell’operatore qualificato e le sue eventuali successive variazioni.
Con L.R. n. 4 in data 24.01.2019, pubblicata nel BUR n. 9 del 29.01.2019, la REGIONE ha aggiunto il comma 5bis all’art. 22 della L.R. 8/2015 con il quale viene previsto che i titoli di studio posseduti dall’operatore qualificato e segnalati al Comune, devono anche essere esposti nei luoghi dove si svolgono le attività motorie e sportive; in caso di omessa esposizione dei titoli è stata prevista una sanzione amministrativa da 250 a 500 euro (art. 23, comma 1bis della L.R. 8/2015).
Per approfondimenti, si rinvia alla lettura della legge 8/2015 e della legge di modifica 4/2019, allegate alla presente. |
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